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Una storia familiare

Ogni anno, il primo maggio, la nostra famiglia si riunisce con gli abitanti delle nostre terre per celebrare un’antica tradizione

Arrivando a Santa Croce, sarai accolto da Marinella, cioè dalla persona che ha voluto che la Domus Laetitae continuasse a vivere come è sempre esistita: intorno alle famiglie.

Quando Marinella era bambina, anche la sua famiglia viveva e frequentava questi luoghi, insieme alle altre che da sempre costituivano la civiltà contadina di questo lembo di campagna umbra.

A Santa Croce troverai molte testimonianze: vecchie foto in bianco e nero alle pareti, i luoghi della spiritualità in cui le famiglie si riunivano, i manufatti in ceramica tracce di un artigianato vissuto in prima persona, i luoghi della socialità come ad esempio il grande salone in cui ancora oggi si rinnova la tradizione della Santa Croce.

La Santa Croce era il nome della questua legata ai riti del calendimaggio sino a che tale festività venne tolta dal calendario liturgico del rito romano a inizio degli anni ‘60, lasciando solo la ricorrenza del 14 settembre.

La festività di inizio maggio era indubbiamente legata ad arcaici auguri di prosperità e riti propiziatori della civiltà agricola.
Con lo spopolamento delle campagne, la tradizione si è andata perdendo in molte parti d’Italia. In altre è però sopravvissuta, mantenendo funzione di consolidamento sociale dei legami all’interno della comunità, e della conservazione della tradizione.

Accade ancora oggi in molti luoghi: dalle campagne Palermitane, alla Toscana, alle zone del Pavese e del Piacentino. Si festeggia inoltre in moltissime località della Spagna (famosa quella di Valencia) e dell’America Latina come “Fiesta de las Cruces” o “Cruz de Mayo”.

E accade qui, da secoli, in questo luogo che ne porta anche il nome: Santa Croce in Rasina.

Ogni anno, il primo maggio, si ritrovano i contadini con le loro famiglie e i proprietari delle terre, perla benedizione dei campi, per la Santa Messa, per festeggiare i doni ricevuti e per ottenere l’aiutodivino anche riguardo al lavoro futuro, sino alla recita serale del Santo Rosario.

Così faceva anche Marinella bambina insieme a tutta la sua famiglia. Così si continua a fare oggi, facendo della Domus Laetitiae il prezioso contenitore di un secolare rapporto tra famiglie e natura.

Se verrai a trovarci a cavallo del Primo Maggio potrai essere parte di questa bellissima tradizione.

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